31 marzo 2019

La Madre del Latte di Paruzzaro

Le Vie del Latte
Alla scoperta delle antiche Madri del Latte
Chiesa di San Marcello - Paruzzaro - Novara - PIEMONTE

Una nuova breve gita in un luogo molto particolare, nel quale simboli di vita, nutrimento e soprattutto morte – dunque nutrimento oltre la morte e nuova vita – sono tutti uniti insieme.
Si tratta della bella chiesetta di San Marcello, costruita e gradualmente rinnovata fra il XI e il XVI secolo, che si trova all’interno del Cimitero di Paruzzaro, vicino ad Arona. Prima di entrare nella chiesa bisogna attraversare un breve tratto del cimitero, e in particolare un piccolo ossario.
L’interno della chiesetta è molto bello, la parete di destra è interamente affrescata, e osservando bene da vicino si nota che gli affreschi visibili sono stati fatti su altri affreschi precedenti, dato che alcuni pezzi di intonaco affrescato si sono staccati, rivelando altre figure sottostanti – e le due che si scorgono bene sono certamente due figure femminili, dato che sono visibili un pezzetto delle loro gonne.
Molto bella è Santa Liberata, con i due bambini in braccio, e altre figure sono senza dubbio interessanti.
Ma quella più importante è senza dubbio la Madonna del Latte, che è messa ben in risalto sulla parete di sinistra.

25 marzo 2019

La Madre del Latte di Massino Visconti

Le Vie del Latte
Alla scoperta delle antiche Madri del Latte
Chiesa di San Michele - Massino Visconti - Novara - PIEMONTE

Questa è una delle ultime Madonne del Latte che ho visto e di cui scriverò brevemente quest’anno. Dedico sempre un po’ di tempo a loro durante il periodo di Imbolc, e quest’anno questo tempo si è protratto molto perché ci tenevo a vederne il più possibile – apertura delle chiese permettendo, e infatti ne ho viste ben poche.
Non amo molto visitare chiese, le uniche che sopporto, e che anzi trovo piacevoli, sono proprio questi santuari campestri, ma sento che per quest’anno ne ho avuto abbastanza. Ho bisogno di dedicarmi ad altro e di purificarmi un pochino da tutto questo tripudio di cristianità, che mi soffoca e non mi fa stare bene.
Per questo, all’entusiasmo delle settimane passate, si è sostituita una lieve insofferenza, ma dato che avevo in mente di vederne ancora almeno un paio, ho rispettato il “programma” e oggi ho fatto una breve gita al borgo antico di Massino Visconti.
Questo paesino si affaccia sul Lago Maggiore, ma è abbastanza sopraelevato rispetto al lago, e devo dire che è davvero molto carino. Ma ciò che mi interessava di più era la bella Madonna del Latte conservata nella chiesa dedicata a San Michele Arcangelo.
La chiesetta, mi duole ammetterlo, è davvero un tripudio di patriarcato, e anche se gli affreschi sono davvero molto belli, non mi hanno lasciato addosso una bella sensazione. Naturalmente questo non vale per la splendida Madonna del Latte, e per la bella Sant'Agata a lei adiacente.

19 marzo 2019

La Madre del Latte di Mortara

Le Vie del Latte
Alla scoperta delle antiche Madri del Latte
Chiesa di Santa Maria del Campo - Madonna del Campo - Mortara - LOMBARDIA

Un'altra breve gita mi ha portata, pochi giorni fa, a incontrare questa piccola chiesa di campagna, che devo dirlo, è semplice e davvero molto molto bella. Ci sono andata credendo di trovare una Madonna del Latte… e ne ho trovate tre. Incredibile la presenza così numerosa delle antiche Madri lattifere in questo angolo di campagna.
La chiesetta di chiama “Santa Maria del Campo”, il paesino stesso si chiama “Madonna del Campo”, e come dice l’opuscolo della chiesa è la stessa Madonna del Latte ad essere qui – come in diversi altri paesini – soprannominata Madonna del Campo.
Questa associazione è davvero frequente e rivela che la figura della Madre del Latte nutrice e amorevole è strettamente connessa e identificata con l’ambiente della campagna, dei campi selvatici e coltivati, e in generale alla vita campestre. Forse perché in questa antica Dea Madre gli elementi del latte nutriente, dell’abbondanza, della maternità, della fertilità, così come dei frutti della terra, delle semplici coltivazioni degli uomini e dell’aspetto quiete e dolce delle campagne, sono tutti indispensabili e confluiscono insieme a ricreare un suo ritratto ancora più completo e significativo.
Madre del Latte e della Campagna allo stesso tempo, poiché sembra non poterci essere uno senza l’altra. Una Madre semplice, umile, conoscibile nelle donne, nella loro creatività dalle molte forme, e visibile nella pacifica bellezza degli scenari campestri…
Una Madre vicina al cuore delle persone, che si presta a cambiare aspetto e nome per poter continuare ad essere amata. E se non è più avvicinata in un boschetto immerso nei campi, ma in una chiesetta di campagna, forse a Lei poco importa…

Le Fate Guardiane di Issime

Vallone di San Grato e Vallone di Tourrison, Issime, Aosta – VALLE D’AOSTA
Le Fate Guardiane di Issime

A volte succede che leggendo un racconto popolare si abbia la sensazione che questo nasconda qualcosa di molto più complesso di quanto sembri. Allora si cerca di fermare questa sensazione, simile a un’eco lontana ma persistente, e si prova ad ascoltare ciò che dice…
E nascono interpretazioni come questa, in egual modo potenzialmente realistiche, o assolutamente vaneggianti.
Chissà se anche voi sentirete e vedrete ciò che ho visto e sentito io? E chissà se condividerete la mia interpretazione di questa sottile sensazione, che si sposava così bene con certi particolari elementi presenti fra le righe della leggenda?

In ogni caso, ciò che è importante è la leggenda stessa, che è davvero splendida e fa parte di un paesaggio valdostano estremamente affascinante.

14 marzo 2019

La Madre del Latte di Varallo

Le Vie del Latte
Alla scoperta delle antiche Madri del Latte
Collegiata di San Gaudenzio - Varallo Sesia - Vercelli - PIEMONTE

In questi giorni pensavo che non è affatto difficile far conoscere in modo veloce ed efficiente le moltissime Madri del Latte disseminate nel Nord Italia. È sufficiente raccoglierne le fotografie e condividerle, avendo cura di accompagnarle al nome di chi le ha scattate. Ma andare a cercare, una per una, quelle più belle, quelle che per qualche motivo affascinano di più e trasmettono maggiormente quella dolcezza che è propria di queste figure, è di certo tutt’altra cosa. Se ne trovano poche, pochissime, perché come ho già avuto modo di dire più volte, le chiese e le cappelle dove sono custodite sono quasi sempre chiuse, ma trovarsi al cospetto di questi affreschi così belli, così fini e antichi, con i loro colori appena sbiaditi, polverosi eppure ancora vivi, vale l’attesa, le difficoltà, la pazienza, e qualche volta il viaggio non brevissimo.
Proprio per incontrare una di queste bellissime Madri del Latte, sorella di quella che era stata affrescata, e successivamente trafugata, nel mio amato Santuario della Madonna del Latte di Gionzana, e di alcune delle altre Madri che sfilano lungo le sue pareti, sono andata alla grande Collegiata di Varallo domenica scorsa, cogliendo l’occasione per fare una breve gita pomeridiana in un paese che mi è caro.

2 marzo 2019

Una Madre del Latte da salvare

Le Vie del Latte
Alla riscoperta delle antiche Madri del Latte
Chiesa di San Silvestro in Castro – Briona - Frazione Proh - Novara - PIEMONTE

Pochi giorni fa, sull’onda dell’entusiasmo – e di un sogno che avevo fatto la notte prima – ho deciso di andare a visitare una chiesetta sconsacrata e interdetta, perché sta letteralmente crollando, in un paesino non lontano da qui. La chiesetta risultava chiusa e inagibile, però mi era stato detto che forse si poteva accedere da una porta laterale malmessa, e io ci tenevo tanto a vedere un affresco splendido, eppure in totale rovina, raffigurante una Madonna del Latte estremamente regale, molto più simile a una Dea che a una Madonna.
Quindi, con quella dose di incoscienza che il più delle volte mi ha portata a correre pericoli assolutamente evitabili, ho deciso di combinare anche questa.
Arrivata sul posto, mi sono subito stupita dalla posizione della chiesetta, che sorge su una collinetta e si raggiunge tramite una breve salita e alcune scale. Considerando che si trova in una piccolissima frazione di Briona – uno dei toponimi legati alla collina e alla Dea Briga – la cosa mi è sembrata subito interessante, soprattutto perché proprio su quella collina si trova l’affresco della Madre del Latte. Due elementi che, insieme, rivelano e rafforzano la presenza del sacro femminino nel luogo.

1 marzo 2019

Presentazione del nuovo portale

Care lettrici e cari lettori,
a distanza di quasi cinque anni dalla nascita della pagina La Dea Madre nel Nord Italia, alla quale devo tantissimo, inauguro oggi con gioia il nuovo sito web, nel quale sono state trasferite tutte le ricerche e gli appunti sinora pubblicati. Il nuovo sito, più agile, veloce e organizzato, permette di consultare i diversi articoli e appunti di ricerca con molta più facilità, ed è un passo avanti nel mio lavoro di ricerca sul territorio al quale sono legata e che amo tanto, il Nord Italia.
Nel presentare il nuovo sito, voglio riportare gli intenti con i quali è nata la pagina La Dea Madre nel Nord Italia, cinque anni fa, e anche qualche nuova avvertenza nata dalla necessità di proteggere i miei scritti, a seguito di alcune spiacevoli esperienze sui social network.
Auguro a tutte e a tutti una buona permanenza su queste pagine, e buona lettura.

Introduzione al progetto La Dea Madre nel Nord Italia

Questa pagina nasce per raccogliere, ricercare e approfondire tutto ciò che riguarda l’antica Dea Madre nel Nord Italia, attraverso lo studio delle leggende, dei reperti, della conformazione di certi luoghi e della loro connessione con il sacro femminino precristiano, in tutte le sue forme.
Lo studio non si basa solamente sui luoghi ancora oggi ricordati per la loro chiara associazione con le divinità femminili, ma anche su quelli che sono passati attraverso la sovrapposizione cristiana e sono stati dedicati alla Madonna e a certe Sante, specialmente quelle che richiamano la natura, come quelle dei boschi, delle nevi, del latte, delle acque, dei laghi, delle montagne, e così via. Oltre il velo impalpabile di queste figure cristiane, si cela infatti il volto di coloro che negli stessi luoghi, e con aspetti e simboli talmente simili da essere sovrapponibili, venivano onorate sin da tempi antichissimi, e altro non erano se non la Grande Madre dai molti nomi.

L’intento di questa pagina è altresì quello di far conoscere e riscoprire i frammenti degli antichi culti femminili presenziati dalle donne, e di far ritrovare le nostre radici, saldamente avviluppate al sacro femminino, nella speranza di ravvivare l’amore per la terra su cui camminiamo ogni giorno e per colei che ne è espressione vivente e spirito imperituro, la Dea Madre da cui ogni cosa nasce, nella quale ogni cosa cresce, e alla quale tutto ritorna.

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Avvertenza e Ringraziamenti

Sebbene lo scopo di questa pagina sia quello di condividere e diffondere appunti di ricerca, riflessioni, intuizioni, ipotesi più o meno veritiere, e studi accreditati, tutti i testi qui contenuti appartengono – tranne dove indicato – a me, Laura Chiara Rimola, e non possono essere riprodotti oppure utilizzati in alcun modo e con alcun mezzo senza il mio permesso scritto.
Offro questa piccola parte dei miei appunti di ricerca, raccolti ed elaborati in diversi anni, per amore di condivisione e di diffusione di queste tematiche alle quali ho dedicato e tutt’ora dedico la mia vita, ma chiedo come unica condizione il rispetto per il mio lavoro e per la mia persona.
Non offro questi appunti di ricerca perché altre persone vi attingano a piene mani per comporre proprie rielaborazioni e riassunti senza riconoscere le proprie fonti nel mio lavoro e nella mia ricerca, e da adesso in poi chi trasgredirà a questa regola sarà perseguita/o e punita/o ai sensi della legge.
Ringrazio di cuore le tante persone che da tanti anni mi seguono, mi sostengono e riconoscono con rispetto e amore il mio lavoro. Voi siete l’unico motivo per il quale scelgo ancora di condividere le mie ricerche e il mio amore per la Grande Madre.

Con affetto,
Laura Violet

Galanthus nivalis, il candido bucaneve.
Una delle espressioni più belle e selvatiche della Grande Madre - Foto reperita in rete