29 aprile 2015

La Fata Nerina e il Volo Magico

Lago d'Aï e Torre D'Aï (Lac d'Aï e Tour d'Aï) - Alpi di Vaud - Canton Vaud - SVIZZERA
La Fata Nerina e il Volo Magico

Saliamo un poco più su della nostra Italia settentrionale per incontrare una leggenda simile ad altre della zona alpina. Una leggenda dolce e romantica, ma un po' malinconica.
Esiste un luogo davvero magico sulle Alpi di Vaud. Un laghetto minuscolo è circondato da prati verdissimi, rocce e arbusti, e poco distante, una parete di pietra verticale, la Torre di Mayen, è posta proprio di fronte alla sua gemella, la piccola Torre d'Aï. Lungo il lato nord della Torre, c'è una soglia a forma circolare, che si apre su una grotta ombrosa. Qui, si diceva che un tempo vivessero le Fate, e la grotta si chiama Barma delle Fate d'Aï.
Gli abitanti di Leysin, dicono che proprio ai piedi di questa apertura rotonda, vennero trovati dei piccoli ditali, delle forbicine e dei pezzetti di stoffa, segno che le Fate che vi abitavano cucivano e forse ricamavano, nella pace e nell'armonia.
Le Fate d'Aï erano protettrici delle greggi e delle mandrie, e vegliavano su di esse, rendendo abbondante il loro latte. Per ringraziarle del loro servizio, i pastori lasciavano sul tetto di una baita un secchiello pieno di deliziosa panna tutta per loro.

Narra la leggenda che la più giovane delle Fate, la bellissima Nerina - o Nérine - si era innamorata di un bel pastore di nome Michele - o Michel.

27 aprile 2015

Le Panche delle Selegen Baiblen

Banchette o Alta Kugela - Castelletto di Rotzo e Pedescala - Vicenza - VENETO
Le Panche delle Selegen Baiblen

Si chiamano Selegen Baiblen in area cimbra, ma anche Salighe, Salvarie, Salvadele, o semplicemente Donne Selvatiche, e "Beate Donnette". Erano probabilmente donne semi-divine, Dee della Natura incarnate in corpo di donna, oppure sacerdotesse dell'antico culto di Madre Natura, che nella zona del Nord Italia veniva spesso chiamata Berchta - o Perchtega/Perchta fra gli antichi cimbri.
Esistono moltissime leggende e riferimenti a loro nella tradizione alpina, dolomitica e in generale nord-italiana, e si sa che erano Vergini in senso antico del termine, che vivevano nelle grotte e nei boschi, conoscevano le proprietà delle erbe e avevano insegnato agli uomini molti segreti legati ai cicli naturali, come la semina in certi periodi dell'anno, il modo per far diventare burro il latte, la tessitura del lino, la filatura, la coltivazione della segale e del lino, e molti altri misteri, soprattutto femminili.
Proprio nella bellissima zona della Lessinia, fra i Monti Lessini e in particolare lungo il sentiero che congiunge Castelletto di Rotzo a Pedescala, si narra che spesso si incontrassero le Selegen Baiblen, e che era possibile vederle mentre, sedute sulle "Banchette", lavoravano la lana, cardandola, dipanandola, filandola e formando i magici gomitoli che non finivano mai.