27 maggio 2020

Il Volto del Fauno

Grotte di Ara – Grignasco – PIEMONTE
Il Volto del Fauno

Ieri, tornata dopo tanto tempo alle Grotte ti Ara e al loro giardino magico, mi sono fermata ad ascoltare lo scrosciare dell’acqua davanti alla cascata, lasciando che l’umida frescura mi rigenerasse dal calore del sole.
Ad un certo punto ho alzato lo sguardo verso l’alto e ho subito notato che la roccia soprastante mostrava il perfetto profilo di un volto. Un volto spiccatamente maschile. Il volto guarda a sua volta verso l’alto, verso il sole, e guardandolo meglio ho notato che, con un pochino di fantasia, la roccia subito dietro il volto potrebbe assomigliare a un corno arrotolato, come quello delle capre.
Un Fauno, un grande Fauno che emerge dalla roccia e dal verde del sottobosco.

26 maggio 2020

Rispettare i Luoghi Sacri

ATTENZIONE – Da leggere attentamente
Il Rispetto dei Luoghi Sacri prima di tutto

Quando si raggiunge un luogo sacro, quando lo si cammina, dentro e fuori, la prima cosa che bisogna fare è rispettarlo. Rispettarlo nella sua natura, nella sua energia, nel suo aspetto, nel suo spirito.
Quando cerco e trovo, e visito un luogo sacro, e poi decido – a volte con non pochi dubbi – di parlarne magari in una pagina come questa, e quindi di esporlo, lo faccio nella speranza che poi coloro che vorranno conoscerlo, e visitarlo, lo rispetteranno.
Soprattutto coloro che credono e dicono di seguire una via dedicata alle antiche divinità e al sacro femminino, dovrebbero capirlo.
Quando “scopro” un luogo sacro, ben noto a chi ci vive accanto, ma non a me, me ne sento sempre un po’ guardiana, e quando torno a trovarlo, cerco di ripulirlo dalla spazzatura che l’essere umano è sempre capace di lasciarsi dietro, come una scia inquinante e dannosa. Me ne prendo cura, perché tengo alla sua natura libera e, possibilmente incontaminata, e se proprio devo lasciare qualcosa, lascio semi e cibo naturale per gli animali che vivono lì. È un’offerta, ed è sempre commestibile e biodegradabile.

Scrivo questo perché ieri, tornata finalmente alle Grotte di Ara, di cui avevo parlato per prima nell’ambiente “social”, ho trovato in una rientranza della roccia, accanto alla cascata, gli avanzi di qualche pseudo rituale incosciente di qualche pseudo praticante, ovvero tea-light e una statuetta prodotta in serie di una pacchianissima Venere del Botticelli.
Magari chi ha lasciato questa roba, sta leggendo queste parole e ha riconosciuto la fotografia, per cui mi rivolgo a lei/loro direttamente, oltre che a chiunque altra/o abbia in mente di ripetere una stupidaggine del genere.
Non è così che si “celebrano” gli antichi riti femminili.
Non è così che ci si comporta nei confronti di un luogo sacro.