9 febbraio 2020

La Madre della Pietraia

Santuario della Madonna della Preiera – Biandrate – Novara – PIEMONTE
La Madre della Pietraia

Dopo la notizia di due giorni fa, che ha segnato la storia del nostro Piemonte, riportando alla luce e rendendo nota la presenza di undici statuette femminili nell’area di scavo archeologico di Biandrate, qualsiasi altra ricerca sembra avere minore importanza. Eppure voglio procedere ancora più entusiasta di prima per provare a far riemergere il sacro femminino ovunque ve ne sia rimasta traccia, e ieri, non volendo allontanarmi da casa per rimanere vicina al luogo dei preziosi ritrovamenti e alle statuette, ho raggiunto ancora il bel Santuario della Madonna della Fontana di San Nazzaro, dove scorre la sorgente sotterranea – ne volevo bere alcuni sorsi e ringraziare per il dono che l’umanità intera ha ricevuto – fermandomi però ad un altro piccolissimo santuario che, guarda caso, è proprio a metà strada fra l’area archeologica e la sorgente cristianizzata.
La prima volta che mi ci ero fermata non avevo trovato nulla di particolare, ma ieri notte, ricercando, ho scoperto qualcosa di molto interessante, e vale davvero la pena di condividerlo.
La chiesa è sempre chiusa, eppure ieri l’ho trovata casualmente e inaspettatamente aperta, così ho potuto vedere anche l’interno, ma in realtà poco importa cosa ci sia dentro, perché ciò che è veramente importante, questa volta, è all’esterno.

Il Santuario è dedicato alla Madonna della Preiera, una parola molto particolare e rivelatoria.

7 febbraio 2020

Le Undici Madri di Biandrate

Biandrate – Novara – PIEMONTE
Le Undici Madri di Biandrate

Una storia che dovrà essere riscritta, quella degli insediamenti umani neolitici del Piemonte orientale: diciotto mesi di scavi archeologici in località Brietta Pievi di Biandrate si sono conclusi con il ritrovamento di reperti che risalgono a 7000 anni fa, tra i quali anche una ben conservata “Venere seduta”.”

Queste le prime righe di un bell’articolo di Roberto Lodigiano, apparso ieri – 6 Febbraio 2020 – sul giornale La Stampa.
I lavori di scavo erano attivi da un anno e mezzo, proseguiti oltre la prima data di chiusura dopo aver ottenuto un prolungamento che ha permesso alle archeologhe di scavare ancora più in profondità – senza fermarsi ai resti della fattoria di epoca romana – per riportare alla luce i reperti neolitici.
Dopo aver trovato nel 2018 quattro accette neolitiche in pietra verde e una splendida fibula di bronzo a forma di pantera, con inserti di smalto colorato (II-III secolo d.C.), ecco emergere le preziosissime scoperte: undici statuette fittili di argilla dai lineamenti femminili.
Una di queste è completamente integra e in posizione seduta, pertanto è stata chiamata “la Venere seduta” di Biandrate.
Questo genere di statuette, prosegue il giornalista, sono più comuni nella zona dei Balcani, e per quanto riguarda l’Italia sono note nel Centro e nel Sud Italia, lungo la costa adriatica. Ciò che caratterizza l’estrema importanza di questo sito, infatti, è che reperti di questo tipo non “erano mai stati ritrovati così numerosi nella pianura (…).”

2 febbraio 2020

Il Santuario di Crea, o la Collina della Madre Bruna

Santuario della Madonna di Crea e Sacro Monte di Crea – Serralunga di Crea – Alessandria - PIEMONTE
La Collina della Madre Bruna

In Piemonte si trovano due fra i luoghi più sacri all’eterno femminino d’Italia. Si tratta di due colline, che originariamente erano dedicate alla Grande Madre e che con l’arrivo della cristianità vennero rese grandi centri cultuali dedicati alla Madonna. Una di queste colline, leggermente meno importante della seconda, è quella del Sacro Monte di Crea, in Monferrato; sulla seconda, invece, sorge niente meno che il grande Santuario di Oropa.
Su entrambe le colline è presente – ed è la meta dei molti pellegrini – una Madonna Nera.
Sulla simbologia della Madonna Nera si potrebbe scrivere un libro intero, e ne sono stati scritti molti, pertanto non mi è possibile approfondirla qui, però una cosa che credo si possa affermare senza sbagliare è che la Madonna Nera è la più misteriosa e ambigua di tutte, tanto che lo stesso clero spesso ne parla malvolentieri, e purtroppo molte madonne, nere e quindi “scomode” in origine, nel corso dei secoli sono state letteralmente sbiancate.

Legata alle antiche divinità femminili più nascoste e incomprensibili, infere, nel senso di ctonie, terrigene, notturne, celate e non “avvicinabili” da tutti, la Madonna nera è possibile che sia legata a luoghi in cui si custodivano misteri, ovvero dove esistevano vie iniziatiche segrete che si prefiggevano di sperimentarli e rivelarli. E forse uno dei motivi per cui sono nere è proprio questo. Sono oscure perché inconoscibili, e si rivelano veramente solo dopo un lungo e tortuoso percorso.