27 maggio 2020

Il Volto del Fauno

Grotte di Ara – Grignasco – PIEMONTE
Il Volto del Fauno

Ieri, tornata dopo tanto tempo alle Grotte ti Ara e al loro giardino magico, mi sono fermata ad ascoltare lo scrosciare dell’acqua davanti alla cascata, lasciando che l’umida frescura mi rigenerasse dal calore del sole.
Ad un certo punto ho alzato lo sguardo verso l’alto e ho subito notato che la roccia soprastante mostrava il perfetto profilo di un volto. Un volto spiccatamente maschile. Il volto guarda a sua volta verso l’alto, verso il sole, e guardandolo meglio ho notato che, con un pochino di fantasia, la roccia subito dietro il volto potrebbe assomigliare a un corno arrotolato, come quello delle capre.
Un Fauno, un grande Fauno che emerge dalla roccia e dal verde del sottobosco.
La sua posizione, proprio sopra la cascata e la parte più rocciosa del giardino delle Grotte, mi ha dato la suggestione che possa essere una sorta di Guardiano.
Un’entità selvatica, il cui volto emerge dalle rocce, che fa la guardia al luogo sacro, anticamente dedicato alle divinità acquatiche femminili, e frequentato dalle loro sacerdotesse e profetesse, che vaticinavano nelle rientranze delle grotte.
Così ho voluto chiamare la roccia “il Volto del Fauno”, e l’ho onorato con un pensiero di rispetto.

Non so se altre persone abbiano mai notato il profilo, non so se abbia già ricevuto nomi, se sia mai esistita una tradizione o una leggenda che ne racconti l’origine mitica. Probabilmente no.
In ogni caso, la tradizione – una nuova tradizione, seppur ispirata e legata al tempo antico – può nascere anche adesso. Può essere sentita, sognata, creata e raccontata… e proverò a farlo io stessa, nei prossimi giorni.
Per adesso, il Volto del Fauno rimane lì, con lo sguardo al cielo, alle alte cime degli alberi.
E nulla di male può succedere alle grotte e alle loro acque, finché lui rimarrà a vegliare.


Testo, ricerca e fotografie di Laura Violet Rimola. Nessuna parte di questi appunti di ricerca può essere citata o utilizzata in alcun modo senza il permesso dell’autrice e senza citare la fonte.

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