Alla scoperta delle antiche Madri del Latte
Collegiata di San Gaudenzio - Varallo Sesia - Vercelli - PIEMONTE
In questi giorni pensavo che non è affatto difficile far conoscere in modo veloce ed efficiente le moltissime Madri del Latte disseminate nel Nord Italia. È sufficiente raccoglierne le fotografie e condividerle, avendo cura di accompagnarle al nome di chi le ha scattate. Ma andare a cercare, una per una, quelle più belle, quelle che per qualche motivo affascinano di più e trasmettono maggiormente quella dolcezza che è propria di queste figure, è di certo tutt’altra cosa. Se ne trovano poche, pochissime, perché come ho già avuto modo di dire più volte, le chiese e le cappelle dove sono custodite sono quasi sempre chiuse, ma trovarsi al cospetto di questi affreschi così belli, così fini e antichi, con i loro colori appena sbiaditi, polverosi eppure ancora vivi, vale l’attesa, le difficoltà, la pazienza, e qualche volta il viaggio non brevissimo.
Proprio per incontrare una di queste bellissime Madri del Latte, sorella di quella che era stata affrescata, e successivamente trafugata, nel mio amato Santuario della Madonna del Latte di Gionzana, e di alcune delle altre Madri che sfilano lungo le sue pareti, sono andata alla grande Collegiata di Varallo domenica scorsa, cogliendo l’occasione per fare una breve gita pomeridiana in un paese che mi è caro.
La Madonna del Latte della Collegiata venne affrescata nel 1495 da Daniele De Bosis, che spesso dipingeva insieme al Cagnola nelle nostre chiesette piemontesi, e infatti è davvero molto simile alle Madri che ben conosco, specialmente nella fantasia dell’abito, dei drappeggi, e nella singolare dolcezza dello sguardo.
L’affresco è estremamente diverso dal resto dei dipinti della Collegiata, moltissimi ad opera del famoso Gaudenzio Ferrari di cui Varallo è giustamente orgogliosa, e sembra quasi posto lì per sbaglio, in una rientranza della parete laterale sinistra e perennemente in ombra, difficile da guardare bene e da fotografare. Ma io che da brava eretica apprezzo molto poco le grandi opere artistiche del Ferrari, e amo piuttosto questi semplici e dolci affreschi antichi, che mi ricordano la campagna e la montagna con i loro culti naturali e più vicini alla terra, ho allegramente snobbato tutto il resto e non ho avuto occhi che per esso. Anzi, per lei, questa dolce e bellissima Madre del Latte con il suo abito fiorito e con i colori polverosi che sto imparando ad amare sempre più, specialmente il rosso granato e l’azzurro.
La Madonna del Latte della Collegiata di Varallo |
Inutile ricordare che la presenza di questa Madre del Latte richiama la presenza in epoca precristiana della Dea Madre Nutrice nel paese di Varallo e in tutta la zona circostante, dato che questa Madonna lattifera non è l’unica.
Una Madre che compare ovunque, che brilla fra mille opere artistiche spesso eccezionali ma a mio parere cupe e tormentate, e che ricorda, con il suo lieve e gentile sorriso e la naturalità della sua simbologia, che la vera via interiore che porta all’Armonia della Grande Madre è quella che passa attraverso la Natura e i più semplici gesti quotidiani.
La Madonna del Latte della Collegiata di Varallo |
Ricerca, testo e fotografie di Laura Violet Rimola. Nessuna parte di questi appunti di ricerca può essere citata o utilizzata in alcun modo senza il permesso dell'autrice.
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