13 maggio 2019

La Prima Madre del Latte e la Dea Uccello

Tutto nasce da Lei, la Grande Madre arcaica, la fonte di ogni cosa partorita, germogliata, plasmata dalla Natura. Ogni cosa proviene da Lei, e a Lei tornerà, alla fine di ogni ciclo vitale, per poi riemergere nuovamente e rinascere – oppure rimanere nel Suo grembo d’armonia, se il ciclo delle vite si è concluso.
Ma ad ogni nascita, Lei nutre, e la prima fonte di nutrimento è il Latte che sgorga dolce dal suo seno.
In questi ultimi mesi ho parlato spesso e a lungo delle Madonne del Latte. Ne ho cercate e trovate molte, e la ricerca continuerà seguendo i miei ritmi naturali. Ho parlato molto del suo legame con la Grande Madre, con la primitiva Madre Nutrice, con il bianco latte che è il suo dono alle proprie figlie e ai propri figli, e col tempo scriverò una ricerca un po’ più approfondita, ma in questa giornata che è stata dedicata a tutte le madri – anche a coloro che semplicemente creano con Amore, senza per forza partorite un bambino – voglio fare solo un piccolo accenno alla chiave di tutto il lavoro fatto sinora, e di quello che ancora verrà.
La chiave che tutto unisce, e che rende più comprensibile a chi segue le antiche vie la figura della cristianizzata Madonna del Latte. Ebbene, la chiave è in questa statuetta, in quelle ad essa simili, così come al loro significato arcaico.
La prima Madre del Latte ha origini antichissime, la statuetta che la raffigura proviene da Gradac, in Ungheria, e risale al 5000 a.C. In questa statuetta il bambino succhia il latte dal seno della Madre, ed è curioso che il bimbo sia stato definito col volto d’uccello.

In effetti, l’aspetto più conosciuto della Madre Nutrice, secondo gli studi e i ritrovamenti dell’archeologa Marija Gimbutas, è proprio la Dea Uccello.
Chissà se è possibile vedere nelle più recenti Madonne del Latte non solo l’antica Madre Nutrice, ma anche la Dea Uccello che era la più importante sorgente nutritiva? Questo non è dato sapersi, lo si può solo ipotizzare, anche se è frequente, fra le raffigurazioni delle Madonne del Latte, la presenza di un uccellino, o di una colombella, posati su una mano del bambino, oppure trattenuti dolcemente dalle Madri stesse.
In ogni caso, quello che più conta è radicarsi all’origine, ovvero alla prima, vera Madre del Latte: la Grande Madre Nutrice, allattante un bambino, modellata nel 5000 a.C. E modellata molto probabilmente da una donna. (*)
Da lei nasce ogni cosa, da lei sono derivate le successive rappresentazioni della Madre del Latte. Da lei ha origine la Madonna del Latte cristiana, che in lei si rispecchia mutando sembianze, così da poter essere ancora riconosciuta e celebrata dalle donne e dagli uomini in un epoca prevalentemente cristiana.
E quando chi segue le antiche vie posa gli occhi sulla Madonna del Latte, potrà vedere e riconoscere colei che c’era prima, la Madre delle Madri, la Nutrice delle Nutrici, la primitiva Genitrice dal seno ricolmo di Latte.

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Interessante il confronto, a distanza di migliaia di anni, fra le Madri del Latte.
La prima foto mostra la cosiddetta “Madonna di Gradac”, la Dea Madre Allattante, creata nel 5000 a.C.;
la seconda foto mostra una delle moltissime Madonne del Latte, in particolare quella presente nella chiesa di Santa Brigida d’Irlanda, a Tavernerio. Il bambino tiene fra le mani un uccellino – in questo caso una Balia Nera.
Entrambe le foto sono reperite in rete.

La "Madonna di Gradac", o Madre di Gradac - 5000 a.C.

La Madonna del Latte della chiesa di Santa Brigida d'Irlanda

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(*) Secondo una ricerca a cui sto lavorando molto lentamente, le artiste scultrici e pittrici rupestri primitive erano proprio donne, o comunque in maggioranza donne.

Ricerca e testo di Laura Violet Rimola. Nessuna parte di questi appunti di ricerca può essere citata o utilizzata in alcun modo senza il permesso dell'autrice.

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