30 marzo 2016

La Madre del Latte di Landiona

Le Vie del Latte
Alla riscoperta delle antiche Madri del Latte
Santuario della Madonna dei Campi – Landiona – Novara – PIEMONTE

Proseguono le ricerche sulle splendide Madri del Latte e oggi finalmente ho potuto visitare il Santuario della Madonna dei Campi di Landiona, che apre soltanto il giorno di Pasquetta e in alcune altre rarissime occasioni. Questo santuario, risalente al XII secolo circa, è poco conosciuto ma importantissimo, perché contiene due affreschi fra i più belli e significativi.
Il primo ovviamente è quello che raffigura una splendida e dolcissima Madonna del Latte, fra le più amorevoli e delicate che abbia visto. Il suo volto è sorridente, a differenza di tante altre raffigurazioni simili, e il bimbo beve avidamente dal suo seno rotondo tenendolo fra le manine.
La dolcezza che questa Madonna trasmette dagli occhi, dall’inclinazione della testa, è molto umana, molto naturale, e si sente a pelle. Intorno a lei sono dipinti i fiori di melograno e in lei si riconosce davvero uno degli aspetti più teneri e semplici della Grande Madre antica, molto diversa dalle tipiche raffigurazioni mariane, spesso austere o tristi e dimesse. Purtroppo l’affresco è stato rovinato per la creazione successiva della finestrella sottostante.
Oltre al suo “ritratto”, l’immagine che più colpisce entrando nel santuario, affrescata sulla parete di sinistra, è quella di una donna che sorprendentemente mostra tutto il torso nudo, i seni liberi e un bambino che succhia il latte. Si dice sia una delle rarissime rappresentazioni di Santa Eva, come scrive Anna Maria Boca nel suo testo su Landiona: “Fra i Santi rappresentati all'interno della navata, spicca la figura di Santa Eva la cui iconografia mostra una giovane donna con il torso nudo a simboleggiare la Madre di tutti i viventi. La presenza di Eva come Santa è abbastanza rara e dimostra come nel Medioevo si fosse diffuso il parallelismo fra la prima donna creata e Maria, madre di Cristo. Va anche detto che tutte le figure femminili degli affreschi nella Madonna dei Campi paiono profondamente umanizzate e mostrano un chiaro riferimento ad atteggiamenti naturali della vita di tutti i giorni. Un esempio può essere quello della Madonna del Latte, una sorta di ex-voto per propiziare il compito principale di tutte le madri, nutrire il figlio.”
(Anna Maria Boca, “Landiona nel tempo. Cenni storico-ambientali”, Amministrazione Comunale di Landiona, 2002)

Ebbene, abbiamo dunque una curiosa santa galattofora, una santa portatrice di latte, a seni nudi che allatta un bambino, a rappresentare semplicemente la maternità e il nutrimento materno del latte.
Già la presenza di una santa come Eva è a dir poco incredibile, in più il modo in cui è rappresentata è più unico che raro, specialmente nel contesto di una chiesa medievale.
Se la presenza della Madonna del del Latte suggerisce che nelle vicinanze del santuario – se non esattamente dove esso sorge – poteva esserci stato, in tempi precedenti il cristianesimo, un luogo di culto dedicato alle Matronae, e quindi alla Grande Madre lattifera e nutrice, la presenza di una Santa Eva, nuda con bambino, e con le trecce bionde sbarazzine acconciate verso l’alto, potrebbe davvero essere segno della presenza di culti gioiosi femminili, che esaltavano senza pudore e senza ritegno il potere della donna in tutta la sua bellezza più semplice e naturale.
Non si può conoscere la verità di questi siti, eppure se è vero che nelle immagini rappresentate negli affreschi è conservata l’eco, o meglio, la testimonianza di ciò che è stato, questo santuario ha davvero molto da dire...

Ecco ancora un breve estratto dalla ricerca di Anna Maria Boca:
“Oggi la chiesetta usufruisce di un'ambientazione tipicamente agreste. Infatti un vialetto alberato conduce nel modo più naturale al piccolo portico e sottolinea la vocazione "rurale" dell'edificio legato alle celebrazioni mariane e al giorno di Pasquetta, quando per l'occasione si svolge ancora oggi una festa semplice ma significativa con la consueta distribuzione della tradizionale frittata con i “vartisi”, ossia i germogli di luppolo.”

Che dirvi… la frittata con i germogli di luppolo vi assicuro che era buonissima, e nonostante il tempo freddo e nuvoloso, la scoperta di queste due figure così dolci, naturali e belle, ha davvero scaldato il cuore.
Se volete vedere dal vivo queste due Dee Madri vi consiglio di far visita al Santuario della Madonna dei Campi di Landiona la prossima Pasquetta, o di informarvi sulla sua apertura nelle altre rarissime occasioni durante l’anno.

La Madonna del Latte di Landiona

Una Santa Galattofora

Una Santa Galattofora

Il Santuario della Madonna dei Campi di Landiona

Ricerca, testo e fotografie di Laura Violet Rimola. Nessuna parte di questi appunti di ricerca può essere citata o utilizzata in alcun modo senza il permesso dell'autrice.

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