Le Rose del Ricordo e la Sorellanza delle Rose
Per raccontare questa antica credenza legata all'altura Roseàl e al Sass de Dama, in Val di Fassa, rimandiamo alla storia raccolta e rinarrata dal grande Karl Felix Wolff.
In aggiunta, riporto una mia breve nota, e anche le foto di alcune delle zone della leggenda.
Le Rose del Ricordo:
http://www.tempiodellaninfa.net/public/print.php?sid=300
Nota al racconto:
"Secondo Karl Felix Wolff la zona delle montagne bianche e nere potrebbe essere quella di Allòc, Monciòn e Buffàure, nelle Dolomiti fassane. Qui si trova infatti un’alternarsi di rocce bianche e rocce nere che creano singolari contrasti fra loro.
Anche l’altura che viene chiamata Roseàl fa parte delle Dolomiti fassane, ed è vicina alla valle di Contrìn e posta dinnanzi al monte Vajolòn, che era considerato il leggendario giardino di rose di Re Laurino.
In questo racconto si tramanda l’esistenza, e dunque il prezioso ricordo, di un regno di armonia e pace, che dopo la più antica Età dell’Oro, quando la Natura e gli uomini vivevano in profonda sintonia, venne rinnovato e mantenuto da una sacra alleanza di donne. Questa sorellanza, simboleggiata dall’intreccio delle rose e unita in un forte sostegno reciproco come i sinuosi tralicci stretti fra loro, giurò di mantenere e custodire tali pace e armonia per sempre. E dai tralci fioriti, legati fra loro, crebbe un’alta e solida torre, la Torre del Ricordo.
Il giuramento, tuttavia, venne infranto, e anche le donne scelsero di combattere.
Le loro rose appassirono. I rosei petali caddero al suolo, e poco a poco la Torre del Ricordo scomparve.
Solo colei che davvero credeva nell’armonia, continuando a incarnarla dentro di sé senza cedere alla sete di potere e ricchezza, non perse la sua rosa, e con essa mantenne la promessa e il Ricordo.
La Torre del Ricordo giace in un luogo segreto e difficile da raggiungere, e compare solo nei momenti liminali, quando i confini fra i mondi sono più labili. La sua visione non dura che un attimo, e presto le sue splendide rose svaniscono nell’ombra del crepuscolo. Eppure è possibile che essa si nasconda anche nel profondo di ognuno di noi.
Colei, o colui, che la cerca con tutto il cuore, e infine la trova dopo aver superato le prove imposte dal sentiero dell’armonia, può scorgere l’intreccio del sacro roseto, e scegliere una rosa…
Dal propagarsi di quell’unica rosa la perduta armonia potrebbe essere ristabilita, e la Torre del Ricordo potrebbe finalmente risorgere, e svettare alta fra i luminosi raggi di un nuovo giorno."
(Nota di Laura (Violet) Rimola, vietata la riproduzione senza citare il nome dell'autrice e la fonte)
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Nelle foto sono mostrate la Val di Fassa, la Val Contrìn, la Val Rosalia - forse legata proprio al Roseàl e prossima alla Val Contrìn - e lo splendido Sass de Dama.
Quest'ultimo ha una chiara forma femminile, e ricorda un seno di donna. Questa forma potrebbe spiegare la connessione del monte con le donne, e con la leggenda della "Sorellanza delle Rose".
E' curioso che il nome "Sass de Dama", ovvero Sasso della Dama/Sasso della Donna, sia poi stato mutato, con un'inversione di lettere, in "Sass de Adam", ovvero Sasso di Adamo.
Ma sorvoliamo alto su questa triste modifica del nome originario, ammirando la splendida forma del seno turgido della montagna e onorando la sua storia.
Che in tempi ancora più antichi sia stato ritenuto sacro alla Grande Madre proprio per la sua forma - come le famose Paps of Anu, in Irlanda - e sia stato luogo di riunioni e antiche ritualità femminili...?
La Dama potrebbe indicare proprio la Dea, e quindi il Sass de Dama potrebbe essere considerato il suo seno.
La Val Rosalia - Foto reperita in rete |
Il Sass de Dama - Foto reperita in rete |
Il Sass de Dama - Foto reperita in rete |
Il Sass de Dama - Foto reperita in rete |
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