Questi luoghi erano dunque sacri alla Madre Lattifera (Portatrice di Latte), la Dea Nutrice, la Dea dalle Mammelle piene di Latte.
Le donne soprattutto la onoravano dopo il parto e "succhiavano" dai suoi seni rocciosi il suo latte, oppure lo bevevano attingendo alle piccole coppelle che il ripetuto gocciolamento del liquido creava sulla superficie rocciosa sottostante. Dopo aver bevuto, esse lasciavano offerte votive, fra cui statuette femminili che ripetevano la forma della Dea Madre dalle forme morbide e accentuate.
L'avvento del cristianesimo non poté cancellare l'accorato culto, specialmente femminile, che era rivolto alle Madri del Latte, e sovrapponendosi ad esso diede vita alle Madonne del Latte e alle molte sante "portatrici di latte", che ora venivano pregate e invocate al posto delle antiche Dee Lattifere.
Soprattutto nel Nord Italia, ed in particolare nella Pianura Padana, è incredibile l'elevato numero di santuari e affreschi medievali dedicati alle Madonne del Latte.
In un luogo che anticamente era senza alcun dubbio dedicato alle Matronae, e dunque alle Madri divine per eccellenza, la presenza di queste innumerevoli Madonne del Latte non può che rivelare il perpetuarsi dell'antico culto della Grande Madre (seppur trasfigurato) nel corso dei secoli, ed anzi, essa suggerisce i luoghi precisi dove queste Madri erano probabilmente onorate.
Nel cuore di boschetti, ora trasformati in campagne, accanto a sorgenti e a linee d'acqua sotterranee, le Madri parlavano con la voce della Natura, e donavano alle donne la benedizione del Latte.
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Condivido la raccolta di fotografie che mostrano la dolcissima iconografia delle Madonne del Latte presenti nella zona che comprende la Pianura Padana, le vicinanze del Lago Maggiore fino al Passo del Sempione a Nord.
Un piccolo contributo a questa raccolta di immagini è stato donato proprio da La Dea nel Nord Italia, ovvero la foto della copia plastificata di un bellissimo affresco che è stato trafugato dal Santuario della Madonna del Latte di Gionzana, in provincia di Novara. Posso solo sperare che venga ritrovato e ricondotto al suo luogo d'origine.
La stessa zona in cui è stato eretto il santuario, nel 1400, era un tempo dedicata al culto della Dea Vergine dei Boschi e degli Animali, che i Romani interpretarono come Diana. Il cippo che reca l'iscrizione dedicata a Giove, "per intercessione della vergine Diana" venne rinvenuto proprio dove ora sorge la chiesa. La foto del reperto lapideo è raccolta in questa pagina, nell'intervento dedicato alle Matronae e a Diana.
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Le Madonne del Latte - Ricerca a cura de I Viaggiatori Ignoranti
La Madonna del Latte del Santuario di Re - Valle Vigezzo Foto reperita in rete |
Ricerca e testo di Laura Violet Rimola. Nessuna parte di questi appunti di ricerca può essere citata o utilizzata in alcun modo senza il permesso dell'autrice.
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