Conturina, la Fanciulla di Pietra
Oggi vi voglio raccontare un'altra storia di origine molto antica. La storia di una delle molte fanciulle di pietra che abitano le rocce dolomitiche.
Il suo nome è Conturina, e un tempo era stata una fanciulla d'infinita bellezza e amabilità.
Chiunque la vedesse ne rimaneva incantato, e non poteva fare a meno di amarla con tutto il cuore, poiché la giovane emanava amore e lo ispirava nel cuore di tutti.
La fanciulla però aveva una matrigna molto cattiva e due sorellastre brutte e sgraziate, che nessuno degnava mai di uno sguardo. La matrigna avrebbe voluto che tutti i pretendenti della bella fanciulla guardassero e desiderassero le sue figlie, eppure non era possibile. Tutti ammiravano la bella Conturina, tutti la amavano, tutti desideravano starle accanto, allietarsi della sua presenza e averla al proprio fianco.
L’invidia e la rabbia crebbero nel gelido cuore della matrigna, che ordinò a Conturina di rimanere in silenzio assoluto in presenza di ospiti, così lei poteva dire che la ragazza era muta e stupida.
Ma i principi e i cavalieri ammiravano lo stesso la bellissima Conturina.
Allora la matrigna le ordinò di rimanere in silenzio e immobile in presenza di ospiti, così lei poteva dire che la ragazza era muta, stupida e paralitica.
Ma a nulla valevano i suoi inganni. Tutti amavano Conturina sempre di più.
Così la matrigna fece chiamare una strega malvagia, e le ordinò di mutare Conturina in pietra.
Eppure nemmeno questo valse a mutare l’amore per lei. Chiunque visitasse il castello si perdeva d’amore davanti alla sua bella statua, nella quale i suoi lineamenti erano rimasti invariati.
Mossa da cieco odio, la matrigna fece allora incastonare la statua di Conturina su un’altissima rupe che domina il Passo di Ombretta (la Marmolada), e di Conturina non si seppe più nulla.
Solo i pastori che pascolavano il gregge nella Valle Ombretta raccontavano che di tanto in tanto dalla parete della montagna si udiva provenire un canto…
Era il Canto di Conturina, che racconta la sua storia di Fanciulla fatta di Pietra.
Molti anni passarono e una notte un giovane arimanno – un soldato – che era intento a sorvegliare il Passo udì il canto emesso dalla pietra. Allora gridò a Conturina che alle prime luci del giorno avrebbe scalato la montagna fino alla vetta e l’avrebbe liberata. Ma la fanciulla di pietra rispose tristemente che era troppo tardi. Forse sarebbe stato possibile liberarla nei primi sette anni dell'incantesimo, ma ormai il tempo era trascorso e lei sarebbe rimasta di pietra per sempre.
***
La storia della bellissima Conturina è simile ad altre leggende dolomitiche che rivelano l’antica presenza delle Dée della Pietra, che vivono nelle rocce e cantano al chiar di luna.
Anche la splendente Albolina era stata per diverso tempo legata alla roccia – anche se nel suo caso era una punizione – e la grande regina Tanna scelse di tornare alla pietra dopo aver compiuto il suo destino sulla terra ed aver conosciuto la gioia e il dolore. Conturina potrebbe dunque essere un’antica divinità delle rocce, che vive proprio nella Val Contrin, nel cuore della Marmolada.
La sua storia ci riporta ai tempi in cui ogni manifestazione naturale era abitata da fanciulle e regine divine, ovvero dagli aspetti più amabili della Grande Madre, e le rocce, i fiumi, i boschi, gli alberi e gli animali parlavano, cantavano, comunicavano con l’uomo, che era in grado di comprendere il loro linguaggio segreto.
Tutto ciò che resta di Conturina, oltre alla sua preziosa storia, sono due strofe del suo canto, che le ragazze usavano cantare mentre rastrellavano il fieno dalla terra pietrosa e lavoravano nei campi.
Qualcuno ipotizza che il canto fosse ripetuto dalle giovani in memoria di un’antica tradizione femminile, nella quale la canzone di Conturina e il suo significato erano custoditi dalle donne iniziate. Se così fosse, allora si potrebbe pensare che Conturina fosse una Dea onorata e amata – profondamente amata, come narra la sua storia – da queste fanciulle, ed anche da uomini e bambini, che percepivano la sua armoniosa presenza sulle vette e nelle rupi… e cantavano per lei.
“Son de sass e non me meve
Son de crepa en Marmolèda,
Son na fìa arbandonèda
E non sé per che resòn.”
***
Conturina è la Fanciulla di Pietra, giovane Dea della montagna che dall’alto della ripida Marmolada veglia sulle ragazze che svolgono i lavori stagionali, proteggendole dalle pietre che possono rotolare giù dalle pareti rocciose fin nei prati della vallata. Molto della sua storia è ancora tutto da scoprire…
La Marmolada - Foto reperita in Rete |
La Marmolada - Foto reperita in Rete |
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Ricerca e testo di Laura Violet Rimola. Nessuna parte di questi appunti di ricerca può essere citata o utilizzata in alcun modo senza il permesso dell'autrice.
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