Viù - Provincia di Torino - PIEMONTE
La Danza delle Masche e la Fanciulla Capretta
...sempre nel luogo che circonda la Pietra delle Madri (vedi sotto), ovvero nella bella Valle di Viù, ancora oggi sono sopravvissute molte leggende che ci ricollegano a un tempo antico, nel quale le Sacerdotesse della Grande Madre danzavano al chiaro di luna per propiziare la Nascita, la Fertilità della terra, la Fortuna, la Gioia e l'Amore. Nelle fiabe queste donne sacre sono diventate spesso streghe, o "masche", come vengono chiamate in queste zone.
Una di queste leggende è narrata a proposito della Conca dei Tornetti, un luogo suggestivo e incantato.
Si dice che nelle vicinanze del Colle Pian Fum un tempo si riunissero, di venerdì sera, le streghe delle Valli di Lanzo, per danzare segretamente e per compiere i loro riti.
23 dicembre 2014
22 dicembre 2014
La Pietra delle Madri
Viù - Provincia di Torino - PIEMONTE
La Pietra delle Madri
Ci avviciniamo al Solstizio d'Inverno, un momento dell'anno che le nostre antenate e i nostri antenati festeggiavano per il lento ritorno della luce e della fertilità della terra. Durante questi giorni si onoravano le divinità portatrici di luce, specialmente le Dée che rappresentavano la luce oppure la portavano nel grembo, non sempre come simbolo di un bambino divino, principio solare maschile, ma anche come parte di loro stesse in quanto emanazioni di luce, simboli solari femminili ed elargitrici di nutrimento, calore e abbondanza. Proprio nel giorno in cui oggi festeggiamo la vigilia di Natale, fra gli antichi popoli anglosassoni si celebrava la misteriosa Modranicht, la “Notte delle Madri”, durante la quale venivano svolti riti e offerte in onore delle Madri - probabilmente le antichissime Matres, venerate nella forma di tre o più donne dai popoli pre-cristiani europei. Proprio in onore delle Matres, le amorevoli e generose Madri antiche, foriere di nutrimento e luce, e regolatrici del Destino degli uomini, proponiamo questa brevissima ricerca che riguarda il Piemonte.
Qui nel Nord Italia, ovvero nella zona della Gallia Cisalpina, le Madri venivano chiamate soprattutto Matronae e la loro presenza nei culti antichi, rilevata dai numerosissimi rilievi preistorici a loro dedicati, era diffusa pressoché ovunque.
La Pietra delle Madri
Ci avviciniamo al Solstizio d'Inverno, un momento dell'anno che le nostre antenate e i nostri antenati festeggiavano per il lento ritorno della luce e della fertilità della terra. Durante questi giorni si onoravano le divinità portatrici di luce, specialmente le Dée che rappresentavano la luce oppure la portavano nel grembo, non sempre come simbolo di un bambino divino, principio solare maschile, ma anche come parte di loro stesse in quanto emanazioni di luce, simboli solari femminili ed elargitrici di nutrimento, calore e abbondanza. Proprio nel giorno in cui oggi festeggiamo la vigilia di Natale, fra gli antichi popoli anglosassoni si celebrava la misteriosa Modranicht, la “Notte delle Madri”, durante la quale venivano svolti riti e offerte in onore delle Madri - probabilmente le antichissime Matres, venerate nella forma di tre o più donne dai popoli pre-cristiani europei. Proprio in onore delle Matres, le amorevoli e generose Madri antiche, foriere di nutrimento e luce, e regolatrici del Destino degli uomini, proponiamo questa brevissima ricerca che riguarda il Piemonte.
Qui nel Nord Italia, ovvero nella zona della Gallia Cisalpina, le Madri venivano chiamate soprattutto Matronae e la loro presenza nei culti antichi, rilevata dai numerosissimi rilievi preistorici a loro dedicati, era diffusa pressoché ovunque.
Iscriviti a:
Post (Atom)