La Leggenda della Vecchia e dell'Orso
Il Lago della Vecchia, o "lagh ëd la Vegia" in piemontese, è un piccolo bacino lacustre vicino al comune biellese di Piedicavallo.
La leggenda più comune che dà origine al suo nome sembra risalire a un tempo molto antico, e narra dell'amore fra un giovane guerriero e una bellissima fanciulla. Il ragazzo, innamorato, chiese alla giovane di sposarlo e le nozze vennero preparate con gioia. "La roccia a poca distanza del lago era stata allestita ad altare e decorata con fiori alpestri e fronde" e la sposa, splendente come un raggio di sole, attendeva il suo sposo per unirsi a lui. Purtroppo un messaggero recò la triste notizia che il ragazzo era rimasto ucciso nel bosco, e la fanciulla, piena di dolore, si allontanò dalla sua casa e andò a vivere nei pressi del lago, dove l'amato era stato sepolto. La sua unica compagnia era un orso, che non la abbandonava mai. "Negli anni la giovane divenne una vecchia, considerata una maga a cui la gente del luogo chiedeva consigli per rimedi, sortilegi, medicamenti. Quando morì fu sepolta al fondo del lago e secondo le tradizioni celtiche, i due spiriti innamorati s'incontrarono e si fusero. Ancora oggi, nelle magiche notti di luna, c'è chi afferma che si scorge sorvolare la superficie del lago un fantasma dai lunghi e bianchi capelli."
Una seconda versione della leggenda sostituisce il giovane guerriero e la fanciulla con un re e una regina, che dopo essere stati catturati dai romani vennero fatti prigionieri. Liberati da un servo, i due fuggirono, ma il re rimase ucciso. La storia prosegue in modo simile, però conserva in più alcuni dettagli molto belli: "La donna rimase a vegliare l'amato, viveva in una grotta e si nutriva di erbe, frutti selvatici e latte di una capretta. Era bellissima ma la gente la fuggiva perché straniera; veniva considerata una masca (una strega). Un giorno, un fanciullo si ammalò gravemente e la donna del lago lo guarì con i filtri di erbe alpine. La gente iniziò ad idolatrare la donna del lago e ricorreva a lei per le cure. In cambio le portavano doni. La donna invecchiò e quando mori la piansero e la calarono in fondo al lago, accanto allo sposo tanto amato. Ancora oggi, nelle magiche notti di luna, c'è chi afferma di vedere un fantasma bianco, dal lunghi capelli che sorvola la superfice del lago. E' la vecchia, ombra amica che ama i mortali, salva i viandanti smarriti e protegge gli innamorati."
La terza versione della leggenda è ormai del tutto guastata dalla visione patriarcale. I caratteri più dolci, nonché l'immagine della Vecchia guaritrice accompagnata dall'Orso si sono persi del tutto. La fanciulla è stata dipinta come una donna adultera, e questo potrebbe dimostrare ancora di più l'esistenza di tradizioni femminili legate al lago, che "ebbero bisogno" di essere patriarcalizzate.
Qui sono riportate le tre versioni della leggenda, nonché le parti della storia sopracitate:
http://www.rifugiolagodellavecchia.com/leggende1.html
Da questi racconti emerge la presenza accanto al lago dell'archetipo della Vecchia e dell'Orso, che potrebbe risalire ad antichi culti di una divinità che poteva apparire come Donna o come Orsa.
In alternativa, si potrebbe vedere in questa storia il motivo antico dell'unione sacra fra la Donna e lo sposo-animale. La fanciulla diventa la Sposa dell'Orso, forse l'aspetto animale del giovane guerriero.
Le ipotesi sono molte, ma in ogni modo appare chiara l'origine antica di queste storie e la presenza di reminiscenze degli antichi culti della natura, forse legati alla Dea Orsa e alla cura tramite il potere delle erbe.
Il Lago della Vecchia - Foto reperita in rete |
Nelle vicinanze del lago, nel 1877, è stata scolpita su un masso la storia della Vecchia e dell'Orso Foto reperita in rete |
Ricerca e testo di Laura Violet Rimola. Nessuna parte di questi appunti di ricerca può essere citata o utilizzata in alcun modo senza il permesso dell'autrice.
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