5 maggio 2014

Il Lago delle Donne e la Porta segreta

Lago di Braies - Braies, provincia autonoma di Bolzano - TRENTINO
Il Lago delle Donne e la Porta segreta

Vi era un tempo un grande regno che governava in armonia sulle Dolomiti. Il Regno dei Fanes, il cui animale totemico era in origine la sacra marmotta, era ancora guidato da Donne e Regine, come la bellissima vergine guerriera Dolasilla, sua madre la Regina e la sua misteriosa sorella gemella Lujanta, scomparsa dalla culla poco dopo la nascita.
Eppure sempre l'antica tradizione cessa di essere ascoltata e seguita, e il popolo delle Madri si nasconde, si addormenta, o muore di una morte temporanea, in attesa di tornare.

Narra la leggenda che "Una volta ogni anno, in una notte di luna crescente, una barca nera faceva il giro del Lago di Braies. Usciva da una porta aperta nella roccia, a traverso la quale le acque del lago penetravano all'interno della montagna. Nel silenzio notturno (...) la barca scivolava fuori silenziosa, percorreva lentamente, tutt'attorno, il lago addormentato e tornava a entrare nella porta misteriosa, scomparendo nelle ignote profondità della montagna.
Nella barca sedevano la vecchia e cieca regina dei Fanes e sua figlia Lujanta."
(K. F. Wolff, L'anima delle Dolomiti)

"Una volta all'anno una barca nera esce dalla montagna Sas dla Porta e fa il giro del Lago di Braies. Sulla barca siedono la vecchia regina e Luianta. Attendono lo squillo delle trombe d’argento, quando tornerà il tempo promesso. Il tempo in cui risorgerà nuovamente il regno dei Fanes."
Quante volte una simile profezia è stata pronunciata? Lo squillo delle trombe d'argento dei Fanes corrisponde al corno sacro, che deve essere suonato tre volte per destare dal loro lungo sonno i guerrieri Fianna irlandesi, o il grande Re Artù, vegliato e protetto dalla Dama del Lago sulle sacre sponde di Avalon.
Una sottile tela, tessuta da bianchi ragni lunari, lega e intreccia ogni antica tradizione, che ovunque racconta le stesse storie. Storie sacre, Storie Vere.

Così disse la vecchia Regina Matriarca a sua figlia Lujanta: "Lasciami udire le trombe d'argento, che tante volte squillarono quando il nostro regno era grande e potente. Ora esse chiamano per l'ultima volta, e nessuno v'è che risponda all'appello. Lascia che, dopo il lungo silenzio, io oda per l'ultima volta il suono caro al mio cuore; poi scenderò a dormire nel fondo del lago, perché il regno dei Fanes è finito."

Eppure giungerà "la grande ora" in cui il vero "Re figlio delle Madri" tornerà, e il tempo d'oro tornerà a brillare e a infondere armonia nel cuore delle genti.
Il Lago di Braies è il luogo in cui si dice che si mostrino la Regina e sua figlia Lujanta, un lago magico che nasconde il mistero del sacro regno femminile sommerso.
Il Sas dla Porta è la porta oltre la quale il regno delle donne si cela.
Un'antichissima Avalon dolomitica, in cui dormono Regine e Guerrieri, in attesa di svegliarsi al limpido suono di una tromba d'argento.

Lago di Braies - Foto reperita in rete

Lago di Braies - Foto reperita in rete

Ricerca e testo di Laura Violet Rimola. Nessuna parte di questi appunti di ricerca può essere citata o utilizzata in alcun modo senza il permesso dell'autrice.

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