Lago della Vecchia - Valle Cervo - Biella - PIEMONTE
La Leggenda della Vecchia e dell'Orso
Il Lago della Vecchia, o "lagh ëd la Vegia" in piemontese, è un piccolo bacino lacustre vicino al comune biellese di Piedicavallo.
La leggenda più comune che dà origine al suo nome sembra risalire a un tempo molto antico, e narra dell'amore fra un giovane guerriero e una bellissima fanciulla. Il ragazzo, innamorato, chiese alla giovane di sposarlo e le nozze vennero preparate con gioia. "La roccia a poca distanza del lago era stata allestita ad altare e decorata con fiori alpestri e fronde" e la sposa, splendente come un raggio di sole, attendeva il suo sposo per unirsi a lui. Purtroppo un messaggero recò la triste notizia che il ragazzo era rimasto ucciso nel bosco, e la fanciulla, piena di dolore, si allontanò dalla sua casa e andò a vivere nei pressi del lago, dove l'amato era stato sepolto. La sua unica compagnia era un orso, che non la abbandonava mai. "Negli anni la giovane divenne una vecchia, considerata una maga a cui la gente del luogo chiedeva consigli per rimedi, sortilegi, medicamenti. Quando morì fu sepolta al fondo del lago e secondo le tradizioni celtiche, i due spiriti innamorati s'incontrarono e si fusero. Ancora oggi, nelle magiche notti di luna, c'è chi afferma che si scorge sorvolare la superficie del lago un fantasma dai lunghi e bianchi capelli."
27 maggio 2014
5 maggio 2014
Il Lago delle Donne e la Porta segreta
Lago di Braies - Braies, provincia autonoma di Bolzano - TRENTINO
Il Lago delle Donne e la Porta segreta
Vi era un tempo un grande regno che governava in armonia sulle Dolomiti. Il Regno dei Fanes, il cui animale totemico era in origine la sacra marmotta, era ancora guidato da Donne e Regine, come la bellissima vergine guerriera Dolasilla, sua madre la Regina e la sua misteriosa sorella gemella Lujanta, scomparsa dalla culla poco dopo la nascita.
Eppure sempre l'antica tradizione cessa di essere ascoltata e seguita, e il popolo delle Madri si nasconde, si addormenta, o muore di una morte temporanea, in attesa di tornare.
Narra la leggenda che "Una volta ogni anno, in una notte di luna crescente, una barca nera faceva il giro del Lago di Braies. Usciva da una porta aperta nella roccia, a traverso la quale le acque del lago penetravano all'interno della montagna. Nel silenzio notturno (...) la barca scivolava fuori silenziosa, percorreva lentamente, tutt'attorno, il lago addormentato e tornava a entrare nella porta misteriosa, scomparendo nelle ignote profondità della montagna.
Nella barca sedevano la vecchia e cieca regina dei Fanes e sua figlia Lujanta."
Il Lago delle Donne e la Porta segreta
Vi era un tempo un grande regno che governava in armonia sulle Dolomiti. Il Regno dei Fanes, il cui animale totemico era in origine la sacra marmotta, era ancora guidato da Donne e Regine, come la bellissima vergine guerriera Dolasilla, sua madre la Regina e la sua misteriosa sorella gemella Lujanta, scomparsa dalla culla poco dopo la nascita.
Eppure sempre l'antica tradizione cessa di essere ascoltata e seguita, e il popolo delle Madri si nasconde, si addormenta, o muore di una morte temporanea, in attesa di tornare.
Narra la leggenda che "Una volta ogni anno, in una notte di luna crescente, una barca nera faceva il giro del Lago di Braies. Usciva da una porta aperta nella roccia, a traverso la quale le acque del lago penetravano all'interno della montagna. Nel silenzio notturno (...) la barca scivolava fuori silenziosa, percorreva lentamente, tutt'attorno, il lago addormentato e tornava a entrare nella porta misteriosa, scomparendo nelle ignote profondità della montagna.
Nella barca sedevano la vecchia e cieca regina dei Fanes e sua figlia Lujanta."
Iscriviti a:
Post (Atom)