28 luglio 2020

Le Filatrici Silenti della Val di Vizze

Val di Vizze e Vipiteno – Bolzano – TRENTINO ALTO ADIGE
Le filatrici silenti delle paludi e la Dea coronata di gemme


A chi percorre i prati e sosta nelle vallette umide, sulle sponde paludose dei laghetti e delle polle dove i pennacchi bianchi ondeggiano al minimo soffio, capita di vedere delle fanciulle sedute a filare. Non parlano tra di loro né cantano. Se muovono gli occhi od il capo per guardare lo specchio che si increspa o per osservare la montagna od il cielo, lo fanno con un’assente compostezza, come se il pensiero fosse costantemente altrove e quello che intorno capita non le interessi.
(…) Sono le vergini che la Dea coronata di gemme ha rapito non appena la morte le ha toccate
.”

Si narra di loro, le filatrici silenti, in Val di Vizze, vicino a Vipiteno, in provincia di Bolzano, e hanno un forte legame con l’ambiente umido e misterioso delle paludi di montagna. La Dea coronata di gemme le ha raccolte, appena morte, e le ha poste sulle rive a filare, dove trascorrono giorni e notti, e non vedono, né si curano di nulla.
Non partecipano al gioioso corteo, alle danze e alle corse selvagge, al seguito della Dea, ma restano impassibili, e continuano a filare.

Potete trovare la leggenda completa qui:

Le filatrici della Val di Vizze
Leggenda raccolta da Aurelio Garobbio

Versione stampabile:
http://www.tempiodellaninfa.net/public/print.php?sid=350

Mi verrebbe da pensare che ci sia un motivo per questo loro strano destino, forse filano per il tempo che avrebbero dovuto vivere, prima che una morte precoce le sottraesse dalla loro vita. Forse, invece, scontano qualche pena sconosciuta, apatiche e silenziose, fra i giunchi e l’erba umida.
Non è dato sapersi, l’unica cosa che si conosce è questa leggenda, e il messaggio che ognuna e ognuno può raccogliere da essa.

Il luogo delle filatrici silenti, così come un curioso sito religioso nei pressi delle paludi, è descritto qui nella mia nota di accompagnamento alla leggenda:

La Val di Vizze si trova in provincia di Bolzano, non lontano da Vipiteno. Confina direttamente con l’Austria, e si inoltra verso le Alpi dello Zillertal, la cui vetta più alta è il famoso Gran Pilastro. Comprende alcuni paesi sparsi su distese di prati verdissimi e, salendo verso le vette, si incontrano i suoi piccoli e gelidi laghi. Più a valle, invece, si trovano alcuni laghetti paludosi, o torbiere, attorniati da giunchi e abitati da una grande varietà di uccelli acquatici. È possibile che sia proprio in questa zona umida che si dice comparissero le filatrici silenti di cui narra la leggenda.
Appare curioso che seguendo il Rio di Vizze, che nasce dal Gran Pilastro e passa attraverso il Lago di Novale, raggiungendo in pochi chilometri il fiume Isarco, a Vipiteno, si incontri appena fuori il centro storico della città la chiesa parrocchiale, dedicata a Nostra Signora della Palude.
La chiesa venne infatti costruita nel 1600 su un terreno paludoso, e potrebbe avvalorare l’ipotesi della presenza in Val di Vizze e Valle d’Isarco di una sorta di culto delle paludi e delle entità femminili che apparivano lungo i loro margini erbosi
.”

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Testo e ricerca di Laura Violet Rimola. Nessuna parte di questo testo può essere riprodotta o utilizzata in alcun modo e con alcun mezzo senza il permesso scritto dell'autrice e senza citare la fonte.

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