Tutto nasce da Lei, la Grande Madre arcaica, la fonte di ogni cosa partorita, germogliata, plasmata dalla Natura. Ogni cosa proviene da Lei, e a Lei tornerà, alla fine di ogni ciclo vitale, per poi riemergere nuovamente e rinascere – oppure rimanere nel Suo grembo d’armonia, se il ciclo delle vite si è concluso.
Ma ad ogni nascita, Lei nutre, e la prima fonte di nutrimento è il Latte che sgorga dolce dal suo seno.
In questi ultimi mesi ho parlato spesso e a lungo delle Madonne del Latte. Ne ho cercate e trovate molte, e la ricerca continuerà seguendo i miei ritmi naturali. Ho parlato molto del suo legame con la Grande Madre, con la primitiva Madre Nutrice, con il bianco latte che è il suo dono alle proprie figlie e ai propri figli, e col tempo scriverò una ricerca un po’ più approfondita, ma in questa giornata che è stata dedicata a tutte le madri – anche a coloro che semplicemente creano con Amore, senza per forza partorite un bambino – voglio fare solo un piccolo accenno alla chiave di tutto il lavoro fatto sinora, e di quello che ancora verrà.
La chiave che tutto unisce, e che rende più comprensibile a chi segue le antiche vie la figura della cristianizzata Madonna del Latte. Ebbene, la chiave è in questa statuetta, in quelle ad essa simili, così come al loro significato arcaico.
La prima Madre del Latte ha origini antichissime, la statuetta che la raffigura proviene da Gradac, in Ungheria, e risale al 5000 a.C. In questa statuetta il bambino succhia il latte dal seno della Madre, ed è curioso che il bimbo sia stato definito col volto d’uccello.