Ara (Grignasco) - Novara - PIEMONTE
Le Grotte di Ara e il culto delle Dee delle Acque
Ci sono luoghi che entrano nel cuore e dei quali si fa fatica a parlare, perchè si preferisce mantenerli segreti, un po' come quando si trova un rifugio magico e si decide di non parlarne troppo... Ho pensato tante volte in questi ultimi anni di parlare di Ara e delle sue Grotte, ma ho sempre trovato la scusa per non farlo. Ora però mi sono resa conto che qualche parola vorrei spenderla, perchè è un luogo a me molto caro.
Comincio semplicemente riportando alcuni brani presenti sul cartellone che descrive la natura del sito, all'esterno del magico Giardino delle Grotte, perchè raccolgono alcune delle cose più importanti:
"In un vecchio manoscritto, un cultore di storia locale così definiva le Grotte di Ara: Tempio delle fate, grotta delle sirene, luogo prediletto dalle sibille. Queste parole racchiudono un'antica tradizione che lascia supporre il ricordo di arcane pratiche magico-rituali, conservate nella memoria collettiva, testimoniate anche dalla pratica di raccogliere i sass bianc, ovvero le quarziti del torrente Magiaiga, dove defluisce dalle grotte per trarre da queste pietre energia e benessere.
(...)
La grotta, originariamente chiusa come testimonia il grande arco rimasto, divenne con molta probabilità un luogo sacro con tutte le connotazioni di un santuario delle acque (...). Probabilmente in epoca preromana e romana, in questo sito si svolgevano pratiche rituali legate all'elemento femminile e vitale per eccellenza: l'acqua.
Ricordiamo che anche la grotta del laghetto sul Monte Fenera presenta evidenti tracce di grotta cultuale connessa alla raccolta delle acque di stillicidio."
23 giugno 2016
3 giugno 2016
Il sangue della Salvaria
Saxifraga oppositifolia o Sassifraga rossa
Il sangue della Salvaria - Leggenda dolomitica
Se la candida Sassifraga delle Dolomiti richiama il sacro intimo della Grande Madre, non stupisce che una variante della stessa pianta sia legata a una delle tante leggende sulla perdita del sacro femminino nel mondo.
Ed è la storia della sassifraga rossa - probabilmente si tratta della Saxifraga oppositifolia, che cresce spontanea sulle Dolomiti e in varie zone dell'arco alpino.
Una bellissima Salvaria dal doppio aspetto di fanciulla e di lontra, che vive per brevi periodi nell'acqua ma predilige la terra, con i suoi boschi e le sue vette soleggiate, si innamora di un bel cacciatore di camosci, e i due si incontrano tutti i giorni, dove le acque del ruscello incontrano la terra verdeggiante.
Il giovane rifiuta le altre donne e pare sempre invaghito ed estatico, e questo provoca la gelosia dei suoi compaesani, specialmente delle donne stesse, nelle quali sorge un'invidia feroce e velenosa. Viene organizzato un inganno: il cacciatore viene inviato su una montagna vicina per qualche compito inesistente, giusto il tempo che serve per andare al posto suo nel luogo dell'incontro amoroso con la bellissima Donna Selvatica.
Il sangue della Salvaria - Leggenda dolomitica
Se la candida Sassifraga delle Dolomiti richiama il sacro intimo della Grande Madre, non stupisce che una variante della stessa pianta sia legata a una delle tante leggende sulla perdita del sacro femminino nel mondo.
Ed è la storia della sassifraga rossa - probabilmente si tratta della Saxifraga oppositifolia, che cresce spontanea sulle Dolomiti e in varie zone dell'arco alpino.
Una bellissima Salvaria dal doppio aspetto di fanciulla e di lontra, che vive per brevi periodi nell'acqua ma predilige la terra, con i suoi boschi e le sue vette soleggiate, si innamora di un bel cacciatore di camosci, e i due si incontrano tutti i giorni, dove le acque del ruscello incontrano la terra verdeggiante.
Il giovane rifiuta le altre donne e pare sempre invaghito ed estatico, e questo provoca la gelosia dei suoi compaesani, specialmente delle donne stesse, nelle quali sorge un'invidia feroce e velenosa. Viene organizzato un inganno: il cacciatore viene inviato su una montagna vicina per qualche compito inesistente, giusto il tempo che serve per andare al posto suo nel luogo dell'incontro amoroso con la bellissima Donna Selvatica.
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