Cattedrale di Novara e Battistero – Novara – PIEMONTE
Il sacro femminino celato
Certe volte penso che non sia tanto io a cercare i luoghi sacri pre-cristiani, ma che siano loro a cercare me. O forse sono entrambe le cose.
Ieri mi sono concessa un’oretta in centro a Novara per vedere le decorazioni natalizie, in particolare quelle del Broletto, con il lungo corridoio ad arco luminoso e luccicante, che si percorre camminando letteralmente sulle parole di Gianni Rodari, fra gli abeti decorati e l’atmosfera antica tipica di questa zona di Novara.
Sempre più insofferente alle persone, però, ho resistito poco e pensando di scattare qualche foto quando si fossero ridotte – o meglio, dissolte nel nulla – mi sono infilata di fronte, nell’imponente cortile deserto e quasi silenzioso della Cattedrale. Sembra assurdo ma, pur abitando vicino a Novara, non ero mai stata dentro la Cattedrale, e tantomeno nel Battistero di origine paleocristiana.
Ci sono entrata ieri per la prima volta, preferendo prima il Battistero, e se sul subito ho notato il presepe, allestito all’interno, in un secondo momento mi sono resa conto che, proprio lì, c’era qualcosa di particolare. Si notano le rovine di una costruzione precedente, è presente una sorta di stretta vasca cilindrica dall’aspetto particolare, e soprattutto, al centro dello spazio ottagonale, c’è la piccola vasca battesimale, alla quale si accede grazie a qualche gradino.
Ho camminato intorno alla vasca, percorrendo il Battistero rotondo, notando appena le grandi nicchie affrescate, perché lo stile degli affreschi non mi diceva nulla, ma uscendo mi sono ripromessa che avrei fatto una breve ricerca sul luogo appena tornata a casa, perché l’istinto mi diceva che quel posto aveva qualcosa da raccontare.