2 marzo 2019

Una Madre del Latte da salvare

Le Vie del Latte
Alla riscoperta delle antiche Madri del Latte
Chiesa di San Silvestro in Castro – Briona - Frazione Proh - Novara - PIEMONTE

Pochi giorni fa, sull’onda dell’entusiasmo – e di un sogno che avevo fatto la notte prima – ho deciso di andare a visitare una chiesetta sconsacrata e interdetta, perché sta letteralmente crollando, in un paesino non lontano da qui. La chiesetta risultava chiusa e inagibile, però mi era stato detto che forse si poteva accedere da una porta laterale malmessa, e io ci tenevo tanto a vedere un affresco splendido, eppure in totale rovina, raffigurante una Madonna del Latte estremamente regale, molto più simile a una Dea che a una Madonna.
Quindi, con quella dose di incoscienza che il più delle volte mi ha portata a correre pericoli assolutamente evitabili, ho deciso di combinare anche questa.
Arrivata sul posto, mi sono subito stupita dalla posizione della chiesetta, che sorge su una collinetta e si raggiunge tramite una breve salita e alcune scale. Considerando che si trova in una piccolissima frazione di Briona – uno dei toponimi legati alla collina e alla Dea Briga – la cosa mi è sembrata subito interessante, soprattutto perché proprio su quella collina si trova l’affresco della Madre del Latte. Due elementi che, insieme, rivelano e rafforzano la presenza del sacro femminino nel luogo.
Arrivata alla chiesetta attraverso un brevissimo sentierino a dir poco aggrovigliato, fra rami caduti e desolazione assoluta – anche il cartello che vieta l’accesso, con la scritta “Chiesa Precipitante”… è caduto! – ho provato ad aprire il portone principale, chiuso da una sbarra di ferro arrugginita e, presumevo io, da una chiave, data la presenza di una serratura di fattura recente, ma non ci sono riuscita, e allora ho fatto il giro del perimetro della chiesa e ho raggiunto la porta laterale, trovandola rigorosamente chiusa.
Ho quindi pensato che, come dovevo aspettarmi, era impossibile entrare, e stavo quasi per andare via, quando mi sono ricordata il sogno della notte precedente, nel quale la porta della chiesa si apriva e io riuscivo ad entrare…
Ho riprovato quindi a far scorrere con fatica la sbarra di ferro nei passanti arrugginiti, ho spinto forte… e il portone si è spalancato.
Un’ondata di aria gelida e odorosa di polvere, umidità e muffa mi ha letteralmente invasa, e con un po’ di titubanza, un misto di entusiasmo e di “era meglio se non si apriva perché ora la chiesa mi crolla addosso”, sono entrata, facendo meno rumore possibile e stando attenta a camminare nella parte in cui il tetto era più integro.
L’ho percorsa tutta, in ogni angolo, cercando l’affresco… la chiesa è davvero desolata, ma è abbastanza grande, e doveva essere bella. Peraltro è del XI secolo, una delle più antiche della zona, che io sappia, e a prescindere da tutto è un gran peccato che sia ridotta così. Ho subito notato due affreschi all’entrata, che raffigurano forse la Madonna con Bambino, ma una delle due sembra piuttosto reggere in braccio una bambina, mentre l’altra di bambini ne ha due. Le rappresentazioni sono particolari, sono databili fine del XV e inizi del XVI secolo, e in esse il “tripudio della maternità divina” è davvero molto evidente.
Dopo aver fatto il giro completo, senza trovare l’affresco più importante, mi sono accorta che l’unica cosa che non avevo guardato era uno sgabuzzino piccolo, buio e fatiscente proprio a lato del portone. Ero sprovvista di torcia e dentro non si vedeva davvero nulla, così ho scattato un paio di foto con il flash per vedere, attraverso la macchina fotografica, cosa c’era dentro, e le foto mi hanno mostrato proprio Lei, la splendida Madonna del Latte.
Ho scattato diverse fotografie, rendendomi subito conto che rispetto alla foto che avevo visto prima di partire, scattata qualche anno fa e pubblicata sul sito dedicato alle Madonne del Latte, il dipinto era molto peggiorato. Forse si tratta solo di una spessa patina di sporco, che tutto sommato può essere positiva se protegge il disegno e i colori, ma sembra anche che il dipinto si stia dissolvendo piano piano, ed è davvero molto triste, perché sarebbe una grande perdita.
In ogni caso, una volta finito di scattare le fotografie, soddisfatta della visita alla chiesetta, sono uscita, ho richiuso accuratamente il portone, e mi sono incamminata giù per la collinetta, rimettendomi sulla via di casa.

ALBUM FOTOGRAFICO

La chiesetta di San Silvestro abbarbicata su una piccola collina

La chiesetta sconsacrata e abbandonata, in pericolo di crollo

La bellissima Madonna del Latte da salvare

La bellissima Madonna del Latte da salvare

***

La Madonna del Latte com'era qualche anno fa
Foto di Luca Borgia per il sito Madonna del Latte

Da quando ho visto il posto, comunque, ho la netta sensazione che questa gita “preliminare” debba avere un seguito. Quell’affresco deve essere salvato. E spero che ci sarà modo di farlo, lo spero davvero.
Se dovessero esserci novità, sarò felice di raccontarle.

Ricerca e testo di Laura Violet Rimola. Nessuna parte di questi appunti di ricerca può essere citata o utilizzata in alcun modo senza il permesso dell'autrice.

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